Perché considerare operazioni di acquisto aziende e fusione di società – definite operazioni di M&A

novembre 25th, 2017

Premesse

1) L’Italia è il paese delle PMI

2) Negli ultimi 10 anni il numero delle PMI è andato progressivamente calando. La diminuzione è avvenuta con una percentuale media del 5% su base annua; l’ultimo anno ha registrato meno fallimenti e più liquidazioni ma il risultato, in termini di riduzione di PMI, non cambia

3) Molte PMI operano in mercati maturi caratterizzati da margini bassi ed elevatissimo livello di concorrenza (che si ridurrebbe con operazioni di consolidamento)

4) La produttività delle ns. aziende è più bassa rispetto alle aziende straniere anche perché sono pochi gli investimenti in tecnologia per mancanza di risorse finanziarie

5) Per operare efficacemente sui mercati internazionali è necessaria una massa critica per ottimizzare le risorse ed approfittare delle economie di scala.

6) Il 70% delle PMI sono gestite da imprenditori con più di 60 anni caratterizzati in genere da una scarsa propensione al cambiamento

7) Le aziende familiari dedicano troppe risorse alla risoluzione di dinamiche interne della famiglia e poche allo studio di un vantaggio competitivo sul mercato

8) La ns. borsa capitalizza il 25% del PIL, negli Stati uniti capitalizza il 125%

9) Il finanziamento bancario rappresenta la principale fonte di finanziamento delle imprese, tutte le altre forme sono decisamente marginali rispetto ad altre economie piu’ sviluppate

10) L’Italia è terra di conquista, fatto 100 il totale delle operazioni “M&A cross border” cioè con società straniere”, 75 sono stranieri che comprano aziende italiane e 25 gli italiani che comprano all’estero

CHE FARE?

1) Anzitutto, prendere coscienza dei 10 punti precedenti, troppi imputano tutti i problemi alla crisi e non vedono i problemi reali

2) Valutare un cambiamento che passa anche attraverso operazioni di M&A con questo intendendo anche la Borsa e l’ingresso di soggetti finanziari

3) Affinché l’operazione di M&A possa avere successo è anche necessario un cambiamento culturale nell’azienda, ai fini dell’operazione stessa, e per la gestione dell’azienda ad operazione avvenuta.

4) Uno dei principali ostacoli nelle operazioni di M&A è la sfiducia e la paura (per certi aspetti comprensibile). Infatti per moltissime PMI l’operazione di M&A si fa ogni 10-20 anni e per questo è necessario il supporto di risorse esperte e altamente specializzate.

5) Il cambiamento passa anche dall’inserimento di figure professionali che sia basato più sul merito e meno sugli aspetti famiglia/conoscenza diretta

6) Riappropriarsi di quella “fame e coraggio” che avevano i ns. genitori negli anni ’60/’70 e che hanno adesso gli stranieri in Italia (in proporzione sono molte di piu’ le nuove società di cittadini stranieri)

7) Per gli investitori che detengono risorse finanziare, considerare anche gli investimenti diretti nelle aziende oltre che gli investimenti in strumenti finanziari (titoli, fondi, etf ecc)

I segnali di crescita delle operazioni M&A ci sono, dobbiamo e possiamo fare però molto di più

Siti dove parlo di M&A

aprile 16th, 2016

L’argomento M&A diventa sempre più di attualità anche per piccoli business che intendono allargarsi  sotto forma di catene. Molti imprenditori sono alla ricerca di informazioni per avvicinarsi a questo tipo di operazione che può portare ad un salto dimensionale rilevante in poco tempo.

In questi mesi, proprio per soddisfare questa crescente richiesta di informazioni  ho fatto diversi interventi in tema di M&A (in Italiano: fusioni e acquisizioni di aziende). Il contenuto è disponibile su vari siti. Di seguito alcuni links per chi fosse interessato ad approfondire:
1) Articolo sul blog di Matrix società leader nei prodotti per il fitness. L’intervento illustra le fasi del  processo M&A di acquisto o vendita
http://www.matrixfitnessblog.it/in-evidenza/2016/01/a-a-a-comprasi-palestra-o-vendesi.html
2) Intervista su Prontopro, sito di ricerca di professionisti, sulle attività di marketing coinvolte nella  cessione di l’azienda
https://www.prontopro.it/blog/consulenza-per-azienda/
3) Articolo su Up Soluzioni, società di consulenza specializzata nei centri fitness e palestre. In questo caso l’argomento principale ha riguardato il metodo  valutazione di una palestra
http://upsoluzioni.tumblr.com
4) Presenza sul network qualificato di professionisti,
http://www.sviluppo-impresa.com/sportello.html

Acquisto e vendita di azienda a società straniere

dicembre 19th, 2015

L’acquisto e la vendita di aziende a società straniere  (cosiddette “operazioni cross border”) sono sempre più frequenti.
Purtroppo, stando a molte statistiche, l’Italia si caratterizza per un essere un paese di “prede”, difficilmente siamo dei  “cacciatori”.  I dati infatti dimostrano che in materia di acquisto e vendita di azienda a società straniere,  in media 3 operazioni su 4 sono di società estere che acquisiscono una società italiana e solo 1 su 4 viceversa.
Tra le motivazioni che possono favorire lo sviluppo di questo trend si possono identificare:
1) L’aspetto dimensionale delle aziende che caratterizza il nostro tessuto economico. L’Italia è infatti caratterizzata dalla predominanza di piccole e medie aziende. Queste ultime, proprio per il fatto di essere piccole  difficilmente possono essere dei predatori in quanto non  sono strutturate  per affrontare un mercato estero in un ottica di acquisizione.

2) Gran parte delle nostre aziende sono a conduzione familiare. Queste aziende hanno una minore propensione all’internazionalizzazione rispetto ad aziende manageriali che hanno sviluppato una cultura interna  certamente più propensa a considerare anche i mercati  esteri (per il manager l’operazione cross border è motivo di prestigio inoltre, può avere una tranquillità diversa in quanto non rischia “del suo”…)
3) Sebbene il popolo italiano  sia molto bravo ad autocommiserarsi  ha in realtà una creatività unita ad eccellenti capacità tecniche che hanno generato delle vere e proprie  eccellenze riconosciute a livello globale. Siamo quindi delle prede perfette per chi ha la capacità e la struttura per “vederci lungo”
4) Le aziende italiane utilizzano pochissimo la borsa e i fondi di private equity e quindi, basandosi solo sulle proprie risorse e il canale bancario attualmente decisamente impantanato, difficilmente hanno le risorse finanziare per affrontare un’operazione di acquisto crossborder.

Proiezioni andamento del mercato M&A 2015

febbraio 15th, 2015

Ecco alcuni riscontri incoraggianti sulle proiezioni future circa l’andamento del mercato M&A.
Il Mercato EMEA , Europa, Medio Oriente e Africa, ha superato il Nord America come tasso di crescita di operazioni M&A 16,4% contro il 14,9%.
Il volume delle operazioni di M&A nella prima metà del 2015 dovrebbe essere considerevolmente superiore rispetto alla prima metà del 2014. Si stima una crescita del mercato M&A tra il 9 e il 15 %
Nel mercato EMEA la nazione che registrerà il maggior numero di operazioni sarà senza dubbio la Germania con un effetto rebound sulle economie che hanno potenziale di recupero come la Francia, l’Italia e la Spagna. Parecchi investitori stranieri scommettono sulla ripresa di queste tre nazioni e guardano con attenzione alle eccellenze del Made in Italy. Tutte le misure di rilancio dell’economia effettuate dalla Banca Centrale Europea avranno degli impatti positivi anche sul mercato M&A.
I settori in cui vi è stato maggior numero di transazioni sono stati Telecomunicazioni, Media & Entertainment, beni di largo consumo e tutti i settori relativi alle tecnologie.

Andamento Mercato M&A Italia – Autunno 2014

settembre 16th, 2014

L’andamento di mercato M&A in Italia è sicuramente attivo soprattutto sul fronte internazionale.
Permane ancora il fatto che le aziende italiane sono più prede che predatrici; le eccellenze italiane sono di forte interesse per vari operatori stranieri.
Sul fronte nazionale domina ancora una grande prudenza e i segnali poco incoraggianti sul fronte della crescita economica non aiutano molto.
Rimane di grande attualità l’esigenza delle aggregazioni anche se purtroppo molti imprenditori preferiscono fallire piuttosto che fondersi con un concorrente o cedere parte del potere di gestione. Qui si potrebbe veramente fare molto con benefici per tutti!!!

Andamento Mercato M&A – Primavera 2014

aprile 7th, 2014

Grande mole di lavoro  e fermento per il mercato M&A. Molte PMI hanno ben chiara l’esigenza del cambiamento imposto da 2 macro fattori:
a) I mercati sono sempre più globalizzati. Per le nostre aziende tipicamente caratterizzate da essere piccole realtà è sempre più difficile affermarsi.
b) la burocrazia uccide in particolar modo le PMI che viste le dimensione non possono permettersi il responsabile qualità, il responsabile finanziario, il responsabile sicurezza ecc. ecc. (tutto grava sull’imprenditore che impazzisce…)
Non è sempre facile trovare il giusto interlocutore,  per cui spesso a questa grossa mole di lavoro, corrisponde troppo sovente un acquirente “bottom fisher” (definito come investitore che compra solo ai saldi) proprio per questa sua caratteristica  è difficile impostare una vera e propria trattativa trattandosi in realtà di uno speculatore.

 

 

Andamento mercato M&A – Autunno 2013

settembre 15th, 2013

A livello di aziende medio grandi stiamo assistendo allo “shopping” da parte di operatori stranieri interessati a diverse eccellenze italiane e questo è stato frequentemente oggetto di cronaca negli ultimi mesi.

Sulle medio piccole aziende non c’è lo stesso fermento ma ci sono lo stesso molte realtà di prestigio e sono convinto che questo è un ottimo momento per comprare perché, a parità di multipli, i moltiplicati (EBITDA) sono particolarmente snelliti dalla crisi (e dopo 5 anni di crisi di cosmesi di bilancio ce n’è veramente poca)

Notiamo comunque, da parte dei piccoli e medi imprenditori italiani, un crescente intereresse verso le ns proposte in quanto si è compresa la necessità di un cambiamento che spesso puo’ passare attraverso un’operazione straordinaria quale la cessione, fusione, acquisto di azienda.

Andamento Mercato M&A – Primavera 2013

maggio 4th, 2013

Tutto molto lento e non è un problema di finanza in quanto spesso il venditore è molto flessibile in merito, si tratta quasi sempre del mancanza di “animal spirits” del compratore definita come quello che “spinge l’individuo ad intraprendere un’iniziativa imprenditoriale trovando come motivazione prevalente la sua personale intuizione e convinzione di poter avere successo, senza necessariamente aver effettuato tutte le analisi economiche e le indagini di mercato che lo porterebbero a prendere una decisione sicuramente più razionale, ma non per questo con più probabilità di successo in uno scenario futuro poco prevedibile”
Keynes utilizza questo modello di comportamento, in parte irrazionale, degli imprenditori per interpretare anche le ondate di ottimismo e di pessimismo che si alternano in occasione della crisi del 1929 che ha molte similitudini con la situazione attuale.

Tendenze mercato M&A

luglio 16th, 2012

In questi ultimi mesi (direi anche anni) il mercato M&A è particolarmente sofferente. Rispetto agli anni precedenti ci sono riduzioni che vanno dal 30% al 70% (dipende dalla fonte dell’informazione).
Uno dei fattori è anche legato al basso supporto da parte del sistema bancario che permane molto (forse troppo) selettivo.
La tendenza che va affermandosi quasi definitivamente, come dicevano in altri blog, è quella della dilazione di pagamento al venditore con le relative lunghe discussioni sulle forme di garanzia.