Passaggio generazionale – caso 2) Erede capace ma non volenteroso di continuare

marzo 17th, 2012

E’ un caso molto frustrante per l’imprenditore.
Spesso la mancanza di volontà deriva dal fatto che l’imprenditore ha sempre soffocato ogni iniziativa del successore. Spesso si verifica che il successore una volta “in libertà” improvvisamente diventi attivo e volenteroso di gestire l’azienda.
Ecco i miei suggerimenti:
1. Cercare di capire le vere motivazioni della mancanza di volontà. State attenti che il confronto può creare traumi (es figlio che dice: non mi importa nulla della tua azienda e tu hai vissuto solo per questa…)
2. Vendere e chiamatemi (se è pigro lasciargli l’azienda è veramente una brutta idea, lasciategli i soldi e che se li goda…)
3. Organizzare l’azienda in modo tale che sia gestita da manager. Forse gli utili saranno inferiori (l’occhio del capo ingrassa il maiale) ma non è detto…
4. Inserire in azienda nuovi soci che possono anticipare una liquidazione (es. socio che acquisti quote) o rendere più solida la società (es. socio in aumento capitale)

Passaggio generazionale – caso 1) Erede capace e volenteroso di continuare

marzo 4th, 2012

Questo tipo di passaggio generazionale  è il caso migliore per il passaggio agli eredi, questi i miei suggerimenti:
1) Evitare costrizioni da parte del fondatore. Essere sicuri che l’erede scelga sulla base della propria reale volontà
2) Assunzione di responsabilità in forma graduale da parte dell’erede magari affiancato ad un tutor, coach o manager esperti
3) Durante la “convivenza”, il capostipite deve ridurre progressivamente la propria influenza nelle scelte di tipo strategico, facilitando l’evoluzione positiva del processo decisionale tra gli eredi, arrivando in tempi rapidi a ritagliare per sé il ruolo di consigliere (che dispensi consigli sempre e solo su richiesta …).