Passaggio generazionale – caso 2) Erede capace ma non volenteroso di continuare

marzo 17th, 2012

E’ un caso molto frustrante per l’imprenditore.
Spesso la mancanza di volontà deriva dal fatto che l’imprenditore ha sempre soffocato ogni iniziativa del successore. Spesso si verifica che il successore una volta “in libertà” improvvisamente diventi attivo e volenteroso di gestire l’azienda.
Ecco i miei suggerimenti:
1. Cercare di capire le vere motivazioni della mancanza di volontà. State attenti che il confronto può creare traumi (es figlio che dice: non mi importa nulla della tua azienda e tu hai vissuto solo per questa…)
2. Vendere e chiamatemi (se è pigro lasciargli l’azienda è veramente una brutta idea, lasciategli i soldi e che se li goda…)
3. Organizzare l’azienda in modo tale che sia gestita da manager. Forse gli utili saranno inferiori (l’occhio del capo ingrassa il maiale) ma non è detto…
4. Inserire in azienda nuovi soci che possono anticipare una liquidazione (es. socio che acquisti quote) o rendere più solida la società (es. socio in aumento capitale)

Vendita quote di minoranza

gennaio 14th, 2012

A volte potenziali clienti mi chiamano per vendere l’azienda e dopo tutta la mia spiegazione sul processo di vendita mi indicano che hanno solo il 30%. si tratta quindi di procedere alla vendita di quote di minoranza
A questo punto dico di dimenticare tutto quanto indicato sulla vendita ad un soggetto esterno, poiché è veramente difficile trovare una persona interessata ad acquistare il 30% di una società e concentrarsi sugli altri soci ai quali è possibile  proporre  un ventaglio di soluzioni quali:
1) Vendita della quota agli altri soci (di solito però mi chiamano o perché non ci sono buoni rapporti o perché gli altri soci hanno già declinato l’offerta)
2) Accordo di co-vendita dell’intera azienda
3) Separazione di alcuni rami o beni (tipicamente gli immobili) dell’azienda e divisione di essi tra i soci
4) Acquisto (anziché vendita) delle quote dagli altri soci (è un caso raro ma se la motivazione è il conflitto tra soci a volte ci sono delle possibilità)
5) Ingresso di un socio finanziario che liquidi qualche socio (teniamo presente che deve esserci l’accordo del socio rimanente ovviamente)
Di soluzioni ce ne sono molte ed è sempre un vestito tagliato su misura, di solito suggerisco di utilizzare un advisor (se poi sono io tanto meglio) perché non c’è emotività e si possono evidenziare molte possibili soluzioni.

Acquisti e cessioni di società nel settore IT

dicembre 27th, 2011

Il settore IT o ICT è caratterizzato da un’intensa attività nel settore M&A, con una frequenza decisamente superiore a quella di altri settori.
Siamo stati spesso coinvolti in progetti di acquisti e cessioni  di società nel settore IT e queste alcune delle caratteristiche ricorrenti nella strutturazione di operazione:
• Multipli di mercato piuttosto bassi, 3-5 volte l’EBITDA.

• Considerato che si acquistano essenzialmente delle persone è frequente che per le persone chiave (di solito il venditore e i suoi soci) sia previsto un obbligo di permanenza di diversi anni (solitamente 3) al fine di non perdere le competenze acquisite e le relazioni commerciali.
• Il prezzo è spesso pagato in forma dilazionata (e questo è oggi la prassi anche in altri settori) e molte volte con scambio azionario.

Socio industriale – tendenze attuali

ottobre 29th, 2011

Queste le principali tendenze attuali per le operazioni con socio industriale

1) Il 2011 ha visto il ritorno sul mercato dei piccoli operatori industriali italiani che erano stati quasi completamente fermi nel 2009 e 2010. Abbiamo fatto molte operazioni e abbiamo letto di altrettanti numerosi deal.
2) Tutte le operazioni avevano una fortissima sinergia industriale, sono completamente sparite le integrazioni tanto per crescere (molti si sono resi amaramente conto che la crescita aumenta i rischi)
3) Ritengo che quasi sempre gli acquirenti abbiano fatto un buon affare in quanto è la tempistica giusta. Dopo 3 anni di crisi infatti i bilanci delle aziende non sono stati rosei e le aspettative dei venditori si sono abbastanza ridotte. Come dico spesso non è tanto il multiplo che si è ridotto ma il moltiplicato…

Negoziazione del prezzo: differenza di prezzo tra venditore e compratore

settembre 7th, 2011

Come sempre accade il prezzo di vendita proposto è troppo alto per il compratore.
Dato per scontato quanto sopra, nella negoziazione del prezzo, questi sono i miei consigli:
1. In vendita cerchiamo di partire con un 15-20% in più rispetto al prezzo che vogliamo in modo da poter lasciare qualcosa sul tavolo in sede di negoziazione. E’ inutile voler provare la fortuna chiedendo 2 volte il prezzo e sperare di trovare il pollo: perdiamo tutti tempo.
2. Se la prima negoziazione porta a un differenziale di oltre il 50% tra prezzo richiesto e prezzo offerto lasciamo stare, siamo su pianeti diversi, a meno di strane congiunzioni astrali non ci troveremo mai.
3. Evitare il “muro contro muro” solo sul prezzo in caso di poca differenza, ci sono moltissimi altri fattori che compensano il differenziale (premi, bonus, rapporti lavoro dipendente, rapporti futuri ecc.)
4. Se il differenziale è del 20/30% e avete un buoni advisor che hanno capacità e fantasia la transazione la si chiude

Passaggio generazionale: Lasciare l’azienda ai figli?

giugno 18th, 2011

Mi trovo spesso in situazioni in cui un’azienda deve affrontare un passaggio generazionale.

l’imprenditore  è indeciso se lasciare o meno l’azienda ai figli.

La motivazione che prevale a favore di questa scelta è quella di lasciare un lavoro ai figli. Sono in disaccordo con questa valutazione e il mio suggerimento è questo:

1)      Valutate con grande attenzione e oggettività la vera volontà e capacità dei figli. Se non ne hanno voglia gli fate un dispetto, se non sono capaci bruceranno il patrimonio aziendale in breve tempo. Solo se sono veramente motivati e capaci allora vi ringrazieranno e faranno crescere ulteriormente la società.

2)      Non vedo alcun problema a lasciare i soldi ricavati dalla cessione dell’azienda che sono un valore certo e divisibile e quindi nessuno vi criticherà per aver lasciato montagne di problemi e difficoltà nella gestione del patrimonio complessivo con gli altri eredi.

3)      Con i soldi ereditati il figlio, se proprio vuol far l’imprenditore, fa sempre in tempo a creare o comprare un azienda.

Quando vendere l’azienda?

maggio 15th, 2011

La scelta della tempistica nella quale avviare un’operazione di cessione della società è una scelta molto importante e dipende da diversi fattori.

Ovviamente se non sussistono particolari motivazioni eccezionali la scelta del “quando” è strategica per massimizzare la valutazione:

Quello che suggerisco è di considare con grande attenzione:

1) Valutare con degli esperti l’andamento di mercato delle operazioni di M&A. Ad esempio il 2006 e 2007 sono stati ottimi anni per i venditori mentre il 2009 e 2010 dei pessimi anni. Il 2011 mostra segnali incoraggianti.

2) Valutare il trend di andamento dell’azienda. Tutti vorrebbero vendere al picco massimo ma dobbiamo fare attenzione a vendere quando c’è ancora un potenziale di crescita dimostrabile; le ombre all’orizzonte spaventano sempre i compratori.

3) Valutare con oggettività il grado di stanchezza dell’imprenditore; nelle PMI questa si riflette immediatamente sull’andamento della società.

Approccio alla cessione della società

aprile 13th, 2011

Quando un azionista decide di vendere  interamente o parte della propria azienda c’è sempre un percorso lungo e travagliato.

Risulta quindi essere importante avere il giusto approccio alla cessione della società.

Spesso l’azienda è frutto di molti anni di lavoro  e una forma di realizzazione di se stessi e quindi la separazione non è sempre agevole.

Quello che suggerisco è un analisi serena (non frutto dell’arrabbiatura con il figlio ad esempio…) e oggettiva a 3 livelli

1)      Analisi della propria situazione personale e familiare e dei propri obiettivi

2)      Analisi dell’azienda, delle sue potenzialità e dei suoi rischi

3)      Analisi di quanto si vuole e si può ottenere dalla cessione

Se da queste analisi oggettive c’è un idea chiara allora chiamatemi e si parte!!